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Toxotes chatareus Hamilton, 1822

Toxotes chatareus Hamilton, 1822

foto 1709
Da: www.underwaterworld.it

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801

Classe: Actinopterygii Klein, 1885

Ordine: Perciformes Bleeker, 1859

Famiglia: Serranidae Swainson, 1839

Genere: Epinephelus Bloch, 1793

Descrizione

I Toxotes chatareus sono di moderate dimensioni, tra i 15 ed i 20 cm e raramente raggiungono i 40 cm di lunghezza. Possono raggiungere un peso di 700 grammi e si ritiene che possano vivere da tre a cinque anni. Hanno cinque o sei spine, delle quali la più lunga è la quarta, e da dodici a tredici spine dorsali leggere. Quelle dorsali sono generalmente più corte negli esemplari catturati in acque dolci rispetto a quelli catturati in acque salmastre. Hanno anche tre spine anali più altre 15 o 16 leggere. Posseggono 33 o 34 scaglie sulla linea laterale. La pinna caudale è quasi quadra, quella anale indivisa e la terza spina anale è la più lunga. In genere il colore del corpo è fuligginoso, ma talvolta può essere argenteo o dorato, la parte dorsale è grigio-marrone. Le pinne pettorali possono essere di colore chiaro o scuro, le pinne pelviche possono essere scure e fortemente pigmentate. Sono bianchi e normalmente hanno sei o sette chiazze scure, alternate lunghe e corte, lungo il dorso. Una macchia scura è anche presente all'attacco della pinna caudale. Il colore di queste macchie può cambiare da scuro a chiaro e viceversa secondo l'ora del giorno, l'ambiente e lo stato di stress, e sono più scure nei pesci più giovani; gli esemplari trovati in acque torbide sono totalmente bianchi. Non è noto se si ha dimorfismo sessuale. Si distingue dalle altre specie della famiglia per il colore scuro in contrasto con quello tipicamente argenteo di gran parte di questi ultimi. Essi hanno cinque spine dorsali contro le quattro del T. chatareus. Le macchie sui loro fianchi sono anche alternativamente lunghe e corte piuttosto che in bande. Ha anche sei o sette segni per ogni lato, mentre le altre specie ne hanno quattro o cinque. Ha 29 o 30 scaglie sulla linea laterale, in confronto alle 33-35 nel Toxotes jaculatrix. Come altri "pesci arcieri", i Toxotes chatareus sono in grado di sputare getti d'acqua in aria per far cadere in acqua le loro prede e sono in grado di colpirle ad una distanza fino a 150 cm. Essi si alimentano di giorno, consumando piante acquatiche ed insetti. Sono perciò onnivori e la loro dieta comprende crostacei ed altri animali acquatici quali zooplancton, rotifere, cladocere ed insetti sia acquatici che terrestri. Il T. chatareus è stato definito un "insettivoro specializzato", poiché non caccia qualunque insetto, ma particolarmente quelli che si nutrono di piante. La dieta pare ontogenica (variabile con l'età): i pesci piccoli non consumano vegetali, mentre nei pesci adulti i vegetali costituiscono un quarto della dieta. La dieta varia anche secondo il luogo: verso la sorgente il T. chatareus si nutre di insetti ma, verso la foce, di crostacei. Si riproduce per fregola. Le fregole nel sono omocronali (le femmine vanno in calore una sola volta per stagione) e iteropare (la fregola avviene più di una volta nella vita del pesce). La riproduzione ha luogo durante la stagione delle piogge e il T. chatareus si riproduce sia in acqua dolce che in acqua salmastra e la riproduzione avviene in lagune basse e fangose. Le femmine depongono da 20.000 a 150.000 uova galleggianti, ciascuno delle dimensioni di circa 0.4 millimetri di diametro. Le femmine raggiungono la maturità sessuale quando sono lunghe circa 19 cm, mentre i maschi quando sono lunghi circa 18 cm, cioè a circa 24 mesi di vita. Con la schiusa le larve possono avere una lunghezza inferiore ai 4 mm ed al momento di alimentarsi raggiungono i 5 mm e le parti della bocca sono già ben sviluppate. La specie non presenta cure da parte dei genitori. La riproduzione non è legata a migrazione, ciò non di meno la popolazione ittica può subire la costruzione di ostacoli lungo il corso d'acqua abitato. Il T. chatareus non è mai stato riprodotto in cattività.

Diffusione

Sono stati trovati in India, Burma, Indonesia, Nuova Guinea e nel nord dell'Australia, in un intervallo di temperatura compreso fra i 25 ed i 30 °C, benché ne siano stati trovati a temperature di circa 36 °C nella zona detta Alligator Rivers e di circa 20.5 °C nella regione del fiume Burdekin: si ritiene che questi ultimi due siano gli estremi, rispettivamente, più alto e più basso di tolleranza termica della specie. Le foreste salmastre di mangrovie formano il suo habitat, ma sono stati trovati anche in acque dolci correnti. Ciò avviene nei fiumi del Kimberley, nell'Australia occidentale, in quelli del Parco nazionale Kakadu nel Territorio del Nord e nella Terra di Arnhem in Australia. Nel Mekong il Toxotes chatareus può essere trovato al nord, in Thailandia e Laos. Prediligono le aree ombrose, nella parte più vicina alla superficie del corso d'acqua. Sono stati trovati solo nelle zone ripariali, ove si trova la maggior parte della sua alimentazione, mentre molto raramente sin trovano in acque che scorrono impetuosamente.

Sinonimi

= Coius chatareus Hamilton, 1822.

Bibliografia

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–Alligator Rivers è un'area nella regione della Terra di Arnhem, nel Territorio del Nord in Australia, che contiene tre fiumi: East, West e South Alligator River.
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–(EN) Mazlan Ghaffar, Simon Kumar Das and Zaidi Che Cob, Comparison of Scale and Otolith Age Estimates for two Archer Fishes (Toxotes jaculatrix,Pallas, 1767 and Toxotes chatareus, Hamilton, 1822) from Malaysian Estuaries (PDF) [collegamento interrotto], in scale International Journal of Natural and Engineering Sciences, vol. 2, n. 3, 2008, pp. 129-134.


00774 Data: 30/06/1998
Emissione: Ittiofauna
Stato: Guinea